Torre destra della Rocca
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Corridoi interni
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Rocca Bellusci
A' Rocc' ro Litt'
Nato a Napoli nel 1833, Santo Bellusci, sin dal 1853 – probabilmente grazie al padre che già ne faceva parte – riuscì ad inserirsi nel settore dell’apparato burocratico del regno borbonico addetto al controllo degli appalti pubblici per la fornitura di ghiaccio, prodotto, all’epoca, conservando la neve
(durante l’inverno) in apposite costruzioni di forma circolare o, anche, in semplici fosse, entrambe chiamate «neviere».
Con la scomparsa, nel 1860, del regno delle Due Sicilie e i conseguenti mutamenti politici ed amministrativi, Santo Bellusci capitalizzò la notevole esperienza acquisita e si lanciò nell’impresa del commercio della neve, fissando la sua principale base logistica, amministrativa e operativa a Mugnano del Cardinale, cioè ai piedi del massiccio montuoso del Partenio, sul quale veniva raccolta e conservata gran parte della materia prima, che poi affluiva a Napoli.
Grazie alla sua indubbia intelligenza unita ad una notevole intraprendenza, Santo Bellusci
accumulò in pochi anni una notevole fortuna, acquistando e ristrutturando a Mugnano ben cinque fabbricati (tutti al rione Archi) e facendo costruire una elegante villa in collina, caratterizzata da due torri cilindriche ai lati, denominata inizialmente “Casa di delizia” e, successivamente, “rocca Erminia” in ricordo di una giovane figlia del proprietario, deceduta proprio a Mugnano del Cardinale, a soli sedici anni, nel 1876.
Dal 1896 al 1899, a rocca Erminia abitò, con la numerosa famiglia, il prof. Antonio Iamalio,
docente nei locali istituti superiori Ginnasio “Alessandro Manzoni” ed educandato femminile “Maria Cristina di Savoia” e autore di fondamentali saggi sulla storia di Mugnano del Cardinale.
Pasquale Colucci
Facciata del palazzo verso la valle
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